Con il termine Industria 4.0 ci si riferisce principalmente all’introduzione di soluzioni e avanzamenti tecnologici volti ad ottenere un complessivo miglioramento del risultato sotto molteplici aspetti, come velocità, flessibilità, sicurezza e competitività del prodotto.
In questo scenario sono richieste nuove competenze ai candidati e ai lavoratori e, di conseguenza, acquisiscono maggiore importanza – tra gli atri – i professionisti della gestione e dell’analisi dei big data (grandi quantità di dati) e del settore del cloud computing (servizi localizzati online).
Grazie a tecnologia e competenze potrà cambiare profondamente il modo di lavorare. Già oggi assistiamo a fenomeni come lo smartworking e modelli flessibili e dinamici di organizzazione del lavoro che, nel futuro, troveranno ancora più spazio e diffusione, grazie a dei profondi mutamenti nei modelli di business delle imprese (pensiamo solo a Industria 4.0 o alla Gig Economy e all’IoT).
L’erogazione di servizi avanzati abilitata dalla smart manufacturing necessita, insomma, di skill ad hoc a supporto dello sviluppo del business. Ma quali sono i profili più richiesti?
Secondo Il Sole 24Ore, di seguito i profili più rappresentativi emersi negli ultimi cinque anni.