Presentato il Libro Bianco dei Carrelli Elevatori
realizzato da AISEM federata anima
Milano, 22 gennaio 2025 - ore 10.30
c/o AISEM federata Anima
Via Copernico, 38
Sala Lunigiana
Dati di settore, trend e strategie di un comparto chiave della logistica. Un volume importante che fotografa l’istante e dà tutte le informazioni per costruire degli scenari futuri. Tra gli operatori, nonostante gli ottimi risultati del comparto, la convinzione che sia giunto il momento di investire in competenze e tecnologie perché il mondo sta cambiando molto rapidamente, i concorrenti crescono e con loro le esigenze e la preparazione dei clienti.
La trasformazione dei rivenditori in hub di competenze e un cambio radicale delle modalità di vendita, per cui le aziende dovrebbero diventare quasi dei consulenti per la mobilità interna o una sorta di system integrator. Sono alcune delle questioni che hanno animato la presentazione del Libro Bianco dei Carrelli realizzato da Aisem-Anima di fronte a una platea davvero importante e interessata.
I risultati finanziari del comparto sono eccellenti e mostrano una grande capacità di stare sul mercato, un indebitamento molto basso e quindi un ottimo equilibrio finanziario che presenta una piena sostenibilità anche immaginando tassi di interesse più elevati.

L’unica pecca, forse, è il prodotto, considerato maturo, troppo standardizzato e sul quale sarebbe importante tornare a investire pesantemente direttamente e attraverso la costruzione di un ecosistema tecnologico e di servizi. Questo perché la concorrenza è arrivata a produrre soluzioni dalle prestazioni simili (molto dipende dall’intensità di utilizzo degli strumenti) a costi molto contenuti. L’idea sollevata dalla platea, ma evidenziata anche dal Libro Bianco, è che i servizi e le competenze da agganciare agli strumenti possano essere la vera chiave per interpretare un mercato destinato a cambiare radicalmente nei prossimi anni.

IL RUOLO DI INTRALOGISTICA ITALIA
Temi importanti anche per la manifestazione fieristica INTRALOGISTICA ITALIA che è molto attenta al contesto in cui è inserita, da qui l’attenzione alle domande poste dalla platea: il confronto delle competenze e la necessità di allargarle ai rivenditori, così come la volontà di entrare nelle scuole e nelle università, questioni che coinvolgono anche la Fiera di riferimento del settore che riflette continuamente su come rappresentare fisicamente queste istanze.
«L’ottima fotografia dello stato dell’arte presentato da AISEM con il Libro Bianco Carrelli evidenzia come le fiere – e INTRALOGISTICA ITALIA – continuino a svolgere un ruolo centrale nella definizione del panorama tecnologico italiano», ha evidenziato – Andreas Züge, General Manager di Hannover Fairs International GmbH. «In un momento in cui distributori e punti vendita sul territorio sono destinati a diventare degli hub di competenze», ha precisato Züge, «INTRALOGISTICA ITALIA rappresenta il posto ideale dove riunirsi e confrontarsi, non solo con i colleghi della stessa azienda, ma anche con la concorrenza. Come i magazzini sono tornati al centro delle imprese, così INTRALOGISTICA ITALIA si conferma al centro degli ecosistemi, come luogo di scambio e apertura al confronto. Dove vedere e toccare tanta tecnologia, ma anche dove tornare a progettare il futuro.»
IL LIBRO BIANCO
Tornando al Libro Bianco, la seconda edizione si prefigge l’obiettivo di far prendere coscienza della forza e delle potenzialità di questo settore all’interno del comparto meccanico, evidenziandone l’importanza “strategica” a utilizzatori, istituzioni, enti e autorità. In questo senso lo studio offre una panoramica del sistema italiano e illustra il posizionamento dell’Italia rispetto ai competitor internazionali.


«La seconda edizione del Libro Bianco, presentato da Aisem e alla cui stesura TMHIT ha dato il proprio contributo, offre una fotografia dettagliata e approfondita del nostro settore. Rispetto alla prima edizione, emerge un quadro di significativa evoluzione, a conferma del ruolo strategico che il comparto della Logistica riveste per il nostro Paese» – sottolinea Claudio Bortolotti, Rental & Used Director di Toyota Material Handling – «Oggi, rispetto a dieci anni fa, possiamo contare su una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dei canali digitali per interagire con i clienti, su un volume più ampio di dati per sviluppare soluzioni mirate alle loro reali esigenze e su competenze avanzate per creare prodotti innovativi in un’ottica di servitizzazione.
Guardando al futuro, ci aspettiamo una crescita della pressione competitiva, specialmente in alcune categorie di prodotto, ma saranno premiate le aziende capaci di sviluppare e trasmettere al mercato soluzioni innovative grazie ad un ecosistema di competenze diffuse. Noi siamo pronti a cogliere questa sfida.»
LO SVILUPPO DEL LAVORO
Per avvicinare il lettore a una realtà industriale ai più sconosciuta, si è voluto dedicare il primo capitolo alla presentazione delle principali produzioni che caratterizzano il settore.
Nel secondo capitolo è riportata l’analisi dei dati di import/export nel quinquennio 2019-2023, che testimoniano la crescita di un comparto chiave della logistica italiana. I dati del commercio internazionale, relativi all’interscambio tra i diversi Paesi, forniscono preziose informazioni per la comparazione tra il sistema produttivo italiano e il sistema produttivo dei Paesi concorrenti.
Giusto per dare un’idea: Usa, Germania, Francia, UK e Spagna, pur essendo solamente il 3% dei Paesi importatori, coprono il 51% delle esportazioni italiane, mentre il 7% dei Paesi importatori arrivano al 71% delle esportazioni totali.

LO STATO DELL’ARTE DAL PUNTO DI VISTA FINANZIARIO
Nel terzo capitolo, per descrivere il settore, in particolare con riferimento alle scelte strategiche, sono state condotte delle interviste in profondità supportate dall’analisi dei documenti ufficiali (bilanci e relazioni sulla gestione). Dopo aver analizzato la catena del valore sono state identificate le principali tendenze attuali e prospettiche, tra cui spiccano una forte concentrazione con aziende specializzate, mentre la produzione dei componenti strategici viene fatta localmente.
Il quarto capitolo analizza in chiave strategica la propensione e l’impegno alla sostenibilità da parte delle aziende facenti parte dell’industria meccanica.
Da ultimo è stata condotta un’analisi di tipo finanziario volta al riesame dei principali indicatori di bilancio, su una base che comprende la quasi totalità delle imprese del settore, in modo da valutarne la performance economica e l’adeguatezza della struttura finanziaria nel periodo che va dal 2019 al 2023.
I dati sono stati impiegati per la valutazione di indicatori quali la redditività, l’efficienza della gestione, la dinamica degli investimenti, la solidità del settore e per ricavare indicazioni importanti sullo stato di salute del settore e sulle dinamiche degli investimenti.
«Le imprese di AISEM» spiega Giancarlo Giudici, Professore Ordinario presso il Politecnico di Milano, «dal 2020 hanno realizzato un volume d’affari in ottima crescita sebbene nel 2023 ci sia un aumento delle aziende con ricavi in calo (il 30% del campione). Marginalità e redditività sono migliorate negli ultimi 2 anni; sono meno del 10% le aziende con EBITDA negativo. Anche la produttività è in recupero nell’ultimo triennio. Gli investimenti fissi sono però in calo e sono trainati da alcune specifiche aziende, piccole e grandi. Come per molte altre aziende della meccanica, la situazione patrimoniale è in generale robusta e sono poche le aziende con un debito finanziario significativo.»
Il Libro Bianco Carrelli Elevatori di AISEM federata ANIMA è stato realizzato a cura del Comitato Scientifico formato da:
- Paolo Galloso, responsabile Ufficio Studi ANIMA Confindustria
- Andrea Boaretto, CEO Personalive
- Giuseppe Attanasi, Università di Strasburgo
- Daniele Siena, Politecnico di Milano
- Jacopo Mattei, SDA Bocconi