Otello Dalla Rosa, CEO di ARMES SpA, illustra i trend più significativi in vista della partecipazione a INTRALOGISTICA ITALIA 2025 Il magazzinoche verrà 6 minuti di lettura Sempre più intelligente e automatico con soluzioni e applicazioni diversificate e interoperabili; il tutto per dare sempre più flessibilità e spingere verso personalizzazioni estreme. Il lavoro umano sarà sempre presente e centrale, ma dovrà accompagnare i processi di ottimizzazione sostenuti dai dati. Grande attenzione alla questione energetica e alla provenienza dei materiali; tra i trend si confermano la tensione alla terziarizzazione, la crescita dell’e-commerce e del food&beverage. Intelligenza e automazione al potere Lo scenario che richiede più intelligenza si sta affermando. È uno scenario in cui le logiche del magazzino diventano più complesse, e quindi anche nei magazzini di tipo tradizionale è richiesta una supervisione che in qualche modo guidi le operazioni. In generale, l’automazione sta diventando sempre più importante e ci stiamo organizzando in questa direzione, sia nella fase di studio, quindi nella fase di ingegneria di dimensionamento del magazzino e di analisi dei flussi, sia nella realizzazione, lavorando in partnership con molti “automatori”, ma anche nello sviluppo di soluzioni software autonome che possono diventare utili anche nei magazzini tradizionali per guidare le operazioni più semplici in modo più efficace. Otello Dalla Rosa | CEO, Armes SpA La questione Interoperabilità È tema ancora aperto, ma c’è una forte indicazione da parte di tutti i clienti di arrivare a sistemi integrati. L’affermazione dei WMS (Warehouse Management System), ovvero sistemi di gestione del magazzino integrata e che include tutti i diversi componenti della logistica e del processo produttivo, è sempre più richiesta. Sostenibilità e Industria 5.0 Sul tema energetico, abbiamo da tempo compiuto investimenti importanti affinché tutto il ciclo produttivo sia assistito da produzione di energia elettrica da fotovoltaico. Questo ovviamente riduce in modo significativo i consumi, oltre ad avere attenzione all’utilizzo di acciai che arrivano da cicli chiusi e quindi da un percorso di riuso del materiale, che diventa fondamentale da questo punto di vista. La cosiddetta “questione del reso” viene gestita con il recupero più significativo possibile, nella misura in cui il prodotto/merce ce lo consente. Per quanto riguarda “l’uomo al centro”, l’uomo è al centro nella misura in cui le aziende ci credono e costruiscono intorno alle proprie persone dei sistemi veri, in cui ci sono non solo i risultati, ovvero la redditività dell’azienda, ma anche, al senso più lato, la serenità nei luoghi di lavoro: percorsi di crescita personale in termini di formazione delle competenze, attenzione alla parità di genere, attenzione vera ai tempi e alla condivisione degli spazi lavorativi e quelli personali/famigliari. Infine, vi è un supporto che noi abbiamo avviato con una contrattazione interna, che riguarda percorsi di flessibilità sul lavoro e di riconoscimento della formazione, di supporto alle famiglie per l’istruzione dei ragazzi. “Uomo al centro” significa: non abbandonarsi alla retorica, ma mettere insieme tante piccole cose concrete che aiutano a vivere meglio in azienda, ma anche a conciliare l’azienda con il resto della vita. Qualità del lavoro e soluzioni “Tailor Made” Noi siamo produttori di scaffalature a 360° e stiamo puntando con decisione sulla profilatura e sull’automazione dei processi di fabbrica in senso lato. In particolare stiamo lavorando per sostituire le operazioni manuali con operazioni robotizzate che riducano l’utilizzo della manodopera di basso livello. Questa evoluzione aiuta a focalizzarsi su una manodopera qualificata e anche più attenta alla qualità del prodotto piuttosto che alla fatica delle operazioni. L’opportunità di avere sempre più dati è importante perché consente di analizzare le soluzioni e di andare a definire soluzioni personalizzate. La riposta è quindi sì: si va sempre più verso soluzioni tailor made, cioè, “fatte su misura” per il cliente: per quel flusso logistico, per quel sistema di approvvigionamento, per la produzione e distribuzione che appartiene al quel determinato cliente. Riconoscere le vere esigenze del cliente In generale servono prima know-how e competenze. Alla base di un buon magazzino c’è un’analisi preliminare importante e significativa che riguarda le necessità e le esigenze vere del cliente. Noi abbiamo puntato moltissimo su questo, cercando di costruire una squadra, in particolare di tecnici, ma anche di commerciali, molto qualificata e in grado di affiancarsi al cliente nel definire fin da subito qual è la soluzione migliore, lavorando sui dati e sui prodotti. Disponiamo ovviamente di una gamma ampia e della capacità di fare soluzioni su misura. Scaffalatura portapallet per il settore plastico Il mercato che arriverà Nei prossimi anni i magazzini saranno sempre più automatizzati e intelligenti, in questi contesti anche l’uomo si troverà a operare in sistemi che in qualche modo sono guidati e pianificati al fine di ottimizzare tutti i flussi, quindi, magazzini con soluzioni diverse, più idonei e più flessibili nello stoccare merci di tipo diverso. Per quanto riguarda i settori merceologici più significativi, credo che il Food & Beverage rimarrà molto importante sia per il consumo di questi prodotti, sia per la loro distribuzione. Vedo comunque una crescita della logistica in senso lato, e la terziarizzazione delle attività logistiche. Un’attività importante è anche quella legata all’e-commerce che rimane un modo di proporre i prodotti sul mercato, che possiede delle logiche di magazzino molto specifiche e che resterà sul settore in crescita nei prossimi anni. Per quanto riguarda l’uso dei magazzini, penso che ci sarà sempre più un uso intelligente; ovviamente gli scaffali statici resteranno per stoccare il materiale, ma ci sarà un uso sempre più diffuso di macchine per ridurre la fatica dell’uomo e di software per efficientare liste, percorsi e modalità di prelievo. Da questo punto di vista, il magazzino diventerà più automatico e contemporaneamente più a misura d’uomo. Resteranno necessarie le operazioni manuali, ma sarà comunque un magazzino che ridurrà la fatica e aumenterà efficienza ed efficacia. INTRALOGISTICA ITALIA “È un appuntamento da non perdere perché rappresenta la fiera di riferimento per gli operatori del settore. Per noi l’Italia è un mercato importante e INTRALOGISTICAITALIA rimarrà una scelta assolutamente fondamentale per proporsi e farsi conoscere.” L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea …
Leggi tutto “Il magazzino che verrà”