Logistica Healthcare: la strategia al centro

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Dal convegno organizzato dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano e sostenuto da INTRALOGISTICA ITALIA un’attenta analisi su come stia cambiando la filiera dell’Healthcare sotto le spinte congiunturali e alla prova delle sfide poste dalle nuove tecnologie. Siamo alle porte di un nuovo mondo con una sola certezza: il ruolo di playmaker dei magazzini sarà sempre più fondamentale.

Il mondo della sanità è in grande trasformazione, bastano pochi dati estratti dal 57° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2023 presentato lo scorso dicembre a Roma per individuarne le principali cause.

Dal confronto internazionale realizzato dal documento emerge che nel periodo 2012-2019 in Italia la spesa sanitaria pubblica ha registrato un -0,4%, in Francia un +15,0%, in Germania un +16,4% e in Spagna un +7,7%. Negli anni 2019-2021, per effetto della pandemia, in Italia si è registrato un +6,7%, in Francia un +8,8%, in Germania un +16,6% e in Spagna un +13,5%.

Secondo la Nadef (Nota di Aggiornamento del DEF- Documento di Economia e Finanza), nei prossimi anni la spesa sanitaria pubblica italiana in rapporto al Pil diminuirà fino al 6,1% nel 2026. Quindi, risorse pubbliche per il Servizio sanitario nazionale in forte diminuzione e strutturalmente inferiori a quelle di Paesi simili al nostro a fronte di una popolazione sempre più anziana e con sempre maggiori esigenze.

"nei prossimi anni la spesa sanitaria pubblica italiana in rapporto al Pil diminuirà fino al 6,1% nel 2026"
Repubblica Italiana
Nota di Aggiornamento del DEF - Documento di Economia e Finanza

Oltre a queste cause strutturali ce ne sono altre più congiunturali legate alla pandemia, che ha spinto ad accorciare le filiere, con un progressivo processo di derisking, e all’inflazione derivante sia dalle politiche espansive implementate per ammortizzare gli impatti economici della pandemia stessa, sia dalle guerre e dai seguenti blocchi delle forniture.

Logistica Healthcare: la strategia al centro

Le tracce del cambiamento

Oltre a questo, il pieno dipanarsi della digitalizzazione sta procedendo verso fenomeni di disintermediazione che alla fine sono arrivati a impattare anche su un settore rigido e protetto come quello dell’healthcare. Con consumatori sempre più pronti a comprare online, magari prodotti a più alto valore aggiunto che non sono veri e propri medicinali, con distributori interessati ad aumentare i propri margini diventando produttori, con “generici” che abbattono i margini e con farmacie organizzate in aggregazioni forti e diffuse lungo tutto lo stivale, pronte a parlare direttamente con i produttori destrutturando la catena di fornitura e andando anche loro a caccia di valore aggiunto (Uno scenario ottimamente descritto da Mirko De Falco – Ceo di Farvima, Antonio Notte – Ceo di Hippo Distribuzione, Paolo Gagliardi La Gala – Head of Quality di PHSE, Chiara Scudeletti – Direttore Affari Regolatori e DPC presso UNICO).

Stefano Novaresi, AD di Knapp Italia

Se poi come ha fatto notare Stefano Novaresi, Amministratore Delegato di Knapp Italia, i distributori rappresentano le banche dei produttori la sensazione è che tutto cambierà abbastanza in fretta.

Un quadro ancora in via di definizione, dove non esiste una killer application e dove tutti i player sono più o meno costretti ad ampliare le loro sfere di competenza uscendo dalla loro comfort zone, integrandosi verticalmente o ampliando la sfera dei servizi utili. Il tutto a caccia di margine, con al centro i dati e il magazzino.

Forse per questo la parola collaborazione è stata la più citata sul palco dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” dedicato all’healthcare del Politecnico di Milano, perché tutti devono costruire alleanze e sperimentare nuove soluzioni e nuovi modelli organizzativi e soprattutto nuovi modelli di business che ne discendono. 

Infatti, dalle esperienze che sono state raccontate dal palco del Politecnico, l’impressione è che anche in questo settore si vada a caccia di efficienza, e così, quelle che erano le ridondanze di sicurezza adesso sono viste come dei lussi e probabilmente degli sprechi.

 

Nella foto accanto, l’Amministratore Delegato di KNAPP ITALIA, Stefano Novaresi.

Controllare il Magazzino

Avere il controllo del magazzino – e di tutte le informazioni che custodisce – vuol dire monitorare le scadenze e quindi azzerare gli sprechi, vuol dire iniziare a costruire della predittività evitando di bloccare della liquidità utile, vuol dire avere anche un controllo dei flussi delle dotazioni e magari anche della loro localizzazione negli ospedali.

Un controllo che favorisce la razionalizzazione dei servizi, e magari ne facilita la costruzione di nuovi fino a ieri impensabili. I dati sui pazienti e la medicina personalizzata incidono sulla distribuzione dei medicinali, su produzione e magazzino, perché, per paradosso se ogni paziente ha la sua medicina il numero delle produzioni da realizzare e gestire è potenzialmente infinito.

Logistica Healthcare: avere il controllo del magazzino

Così cambiano le destinazioni delle spedizioni, ma anche la qualità e la quantità delle spedizioni stesse e cambia la sensibilità degli operatori in ambito ospedaliero dove, avendo meno risorse, bisogna imparare a utilizzarle al meglio. E la logistica, e la gestione dei dati rappresentano l’ambito in cui finora probabilmente si è fatto meno e quello su cui ci sono i maggiori margini di miglioramento senza impattare sui cittadini. 

Da qui la spinta all’automazione, alla digitalizzazione e alla definitiva consacrazione dei dati. Non più visti “solamente” sotto l’aspetto clinico, ma su quello gestionale organizzativo che nella realtà impatterà molto anche sulla qualità del servizio. Incrociando le tendenze della telemedicina e dei nuovi modelli di ospedali decentralizzati (dove andrà aumentando la possibilità di restare, monitorati da remoto, nelle proprie abitazioni), tutti servizi abilitati dalla rivoluzione ICT e dalla possibilità di lavorare sui dati, emerge chiaramente una necessaria evoluzione della logistica costretta a moltiplicare i suoi sforzi e rivedere pesantemente le modalità distributive.

Concludiamo che anche in questo settore si prevedono grandi cambiamenti, ne abbiamo rapidamente evidenziati alcuni, ma ce ne sono sfuggiti sicuramente molti altri, ed è proprio per questo che, come manifestazione fieristica di riferimento per il settore, noi di INTRALOGISTICA ITALIA continuiamo a monitorare le evoluzioni del mercato affiancandoci e collaborando con il Politecnico di Milano e mettendoci a disposizione affinché l’ecosistema si metta in mostra nel migliore dei modi dal 27 al 30 maggio 2025 nei padiglioni 6 e 10 di FieraMilano a Rho.

Vi aspettiamo, iscrivetevi!

È ancora attiva la tariffa agevolata Early-Bird.

L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea le condizioni perché si realizzino i processi, i modelli produttivi e quelli di business di imprenditori e industriali di tutto il mondo. Rappresenta inoltre il punto di caduta di moltissime tecnologie che attraverso attenti processi di technology transfer sono riadattate e utilizzate all’interno dei nostri magazzini.

Questo blog, lanciato e curato da INTRALOGISTICA ITALIA, si pone come il luogo dove questi due aspetti si ritrovano. Analizzeremo l’evoluzione dei settori a cui le aziende provider offrono prodotti e soluzioni di nuova generazione. Lo faremo scandagliando le nuove tecnologie cercando di capire come i singoli provider le stanno declinando nell’ottica di offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

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