L’uomo con il magazzino intorno

L'uomo con il magazzino intorno

Le tecnologie sempre più pervasive ci spingono verso performance sempre più estreme, ma ci sono anche start-up che le utilizzano per il benessere dei dipendenti e per proteggerli dagli infortuni. Molte saranno presenti in fiera a INTRALOGISTICA ITALIA.

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Torniamo sulle startup perché crediamo rappresentino un’ottima cartina di tornasole con cui analizzare gli sviluppi del settore che, proprio sulle start-up può contare per trovare nuove idee.

E dal momento che INTRALOGISTICA ITALIA è un hub per la diffusione di nuovi stimoli riteniamo sia interessante analizzare i trend per capire dove sta andando il mercato e quali potrebbero essere i prossimi sviluppi.

Il 5.0 avanza riportando il capitale umano al centro dell’impresa, capitale umano sul quale investire per acquisire nuove competenze, da attrarre per rinnovarsi continuamente e rimanere aggiornati e da proteggere, perché il benessere anche dei lavoratori è e sempre più dev’essere uno dei pilastri della sostenibilità.

In questo senso abbiamo già scritto in precedenti articoli di Comau e dei suoi esoscheletri, ma gli sviluppi di tecnologie Human Centered si muovono in molte direzioni.  

Un esoscheletro leggero

Herowear in questi giorni ha presentato Apex 2 un “esoscheletro leggero” pensato per alleviare gli sforzi della schiena. 

Leggero e confortevole, è in grado di ridurre l’affaticamento muscolare degli utenti fino al 40%, riducendo contemporaneamente lo sforzo muscolare dal 20% al 40%. Garantisce agli utenti una completa libertà di movimento, in modo che possano muoversi e lavorare esattamente come preferiscono.

Protezione dagli infortuni | Esoscheletro
Un esoscheletro leggero | Herowear

Nella stessa direzione, ma con funzionalità diverse va ExoVibe che progetta e commercializza tecnologie per rilevare, analizzare e migliorare la salute fisica della forza lavoro di un’azienda. 

VibeNet, una piattaforma cloud di ergonomia digitale, analizza i dati prodotti da VibeSense la tuta sensorizzata che una volta indossata studia tutti i movimenti e permette di fare una diagnosi totalmente personalizzata e data driven.

Sono idee che partono dal presupposto di efficientare i processi interni e che “finiscono” per dare risultati, non solo in termini di performance, ma anche di benessere aziendale a dimostrazione che l'attenzione per gli stakeholder interni non può che essere totale.

Le telecamere analizzano la posizione di chi lavora evidenziando i movimenti pericolosi e suggerendo alternative, mentre al contempo può analizzare l’infrastruttura allarmando i responsabili in caso di pericoli imminenti (come pacchi malamente riposti o mezzi in movimento).

 

Queste sono solo alcune soluzioni che abbiamo individuato; a INTRALOGISTICA ITALIA ne saranno presentate molte altre, a dimostrazione che il problema è sentito e che l’ecosistema tecnologico sta lavorando per gestire anche i temi più spinosi.

 

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L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea le condizioni perché si realizzino i processi, i modelli produttivi e quelli di business di imprenditori e industriali di tutto il mondo. Rappresenta inoltre il punto di caduta di moltissime tecnologie che attraverso attenti processi di technology transfer sono riadattate e utilizzate all’interno dei nostri magazzini.

Questo blog, lanciato e curato da INTRALOGISTICA ITALIA, si pone come il luogo dove questi due aspetti si ritrovano. Analizzeremo l’evoluzione dei settori a cui le aziende provider offrono prodotti e soluzioni di nuova generazione. Lo faremo scandagliando le nuove tecnologie cercando di capire come i singoli provider le stanno declinando nell’ottica di offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.