Jacopo Scauzzo Taragnino / Product and Modules Director, FIVES

Integrazione, scalabilità, servizi: il futuro secondo FIVES

La parola agli espositori: Jacopo Scauzzo Taragnino, Product and Modules Director – FIVES Integrazione, scalabilità, servizi:il futuro secondo FIVES 5 minuti di lettura La parola a Jacopo Scauzzo Taragnino, Product and Modules Director di FIVES. Dall’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni proprietarie all’approccio collaborativo uomo-macchina, fino alla scalabilità dei sistemi e all’evoluzione dei servizi software, ecco come guarda FIVES al futuro dell’intralogistica con tecnologie flessibili, sostenibili e ad alte prestazioni. Ne abbiamo parlato con Jacopo Scauzzo Taragnino, Product and Modules Director di Fives – che a INTRALOGISTICA ITALIA 2025 è pronta a mostrare il meglio della sua visione. Automazione e digitalizzazione Fives ha una lunga storia di automazione industriale avanzata alle spalle e anche le innovazioni più recenti per il mondo che ci circonda non sono una novità per noi. L’introduzione dell’Artificial Intelligence (AI) ci ha permesso in questi ultimi anni di fornire soluzioni automatizzate economiche e compatte: due tra i fondamentali elementi di interesse per i nostri clienti. In passato Fives ha integrato l’AI all’interno del software di visione che controlla il SOLI-Modular, una piattaforma tecnologica proprietaria, declinata in macchinari che permettono di trasformare un flusso disordinato di pacchi in un flusso ordinato. Oggi, l’AI  è anche nelle nostre soluzioni basate sulla nuova tecnologia GENI-Hive che permette la manipolazione automatica dei pacchi in numerose applicazioni. Un utilizzo concreto e su più tecnologie che permette di alzare gli standard di automazione avanzata della nostra offerta ai clienti finali. Il nuovo trend “Industria 5.0” L’industria 5.0 si fonda su automazione avanzata, sostenibilità e collaborazione uomo-macchina: tutti aspetti che si riconoscono come pilastri delle nostre attività. L’automazione avanzata è un elemento costituente nel DNA di Fives e la sostenibilità delle soluzioni che Fives propone è dimostrata dalla flessibilità dei nostri sistemi, che permette di adattarsi a edifici già esistenti salvaguardando l’ambiente. Oggi ci stiamo concentrando fortemente sulla collaborazione uomo-macchina. Il GENI-GiAnt, il nostro autonomous mobile robot proprietario, sarà presto disponibile in una versione collaborativa che permetterà ai veicoli e agli operatori di condividere gli spazi in cui muoversi. La sfida, realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano, porterà i nostri AMR ad avere le caratteristiche di collaborazione oggi presenti quasi esclusivamente sugli AGV. Flessibilità e scalabilità Velocità estrema e flessibilità sono temi molto cari agli operatori logistici: questi indicatori oggi hanno un ruolo fondamentale in ogni discussione che affrontiamo con i nostri clienti. Queste sono perciò le caratteristiche che Fives ha scelto da tempo nello sviluppo dei suoi prodotti: il sorter GENI-Belt (smistatrice ad anello con tecnologia cross-belt) garantisce le più elevate performance del settore in termini di velocità perché è il solo a raggiungere produttività elevatissime; il sorter GENI-Ant (smistatrice con tecnologia AMR) è il campione di flessibilità adattandosi non solo alle esigenze iniziali del cliente ma accompagnandolo nella sua crescita del business. La soluzione GENI-Ant è in grado di crescere insieme all’aumento dei flussi del cliente grazie alle caratteristiche di scalabilità della tecnologia di automazione che gli sono proprie. Innovazione nei processi Stiamo puntando molto sul GENI-Hive, una piattaforma tecnologica proprietaria e brevettata capace di manipolare con molteplici funzionalità più pacchi nello stesso momento con velocità e precisione. Ciò ci permette di proporre ai clienti soluzioni che implementano funzionalità complesse utilizzando una frazione dello spazio del magazzino che era necessario in passato. Lo spazio a terra risparmiato, di grande valore per i nostri clienti, può essere così utilizzato in modo profittevole per altre attività. L’evoluzione del modello di business Il focus di Fives rimane sull’hardware, la storia aziendale è quella di un’azienda metalmeccanica di successo. Il contesto industriale attuale ci rende evidente che anche nell’intralogistica il software è non solo necessario ma anche in più veloce evoluzione rispetto all’hardware. Oggi Fives dispone di un’intera suite di prodotti software proprietari che si focalizzano sull’interfaccia uomo-macchina: per monitorare l’attività quotidiana nei magazzini e semplificare le operazioni di controllo del turno (Fives Supervisory Control); per dare le indicazioni in tempo reale sulle performance dell’impianto di automazione e per fornire i dati su quali siano i punti di miglioramento delle attività del magazzino (Fives Digital Cockpit). Mercati e prospettive Benché negli anni recenti la maggior quota di fatturato sia ottenuta fuori dai confini nazionali, Fives è un’azienda che storicamente ha avuto una forte presenza sul nostro territorio, con molteplici installazioni realizzate in Italia dagli anni ’70 ad oggi in diversi segmenti di mercato. Le più recenti evoluzioni macroeconomiche internazionali e l’interesse nell’automazione che stiamo vedendo negli ultimi anni nei player logistici italiani ci fanno sempre più credere che l’Italia sia un Paese su cui investire e nel quale continuare ad affermare la nostra presenza. Ne sono un esempio i recenti progetti che abbiamo realizzato per Arcese, Arco Spedizioni e Snatt Logistica. Cosa porterete a INTRALOGISTICA ITALIA 2025 e perché per voi è importante parteciparvi? La presenza di Fives a INTRALOGISTICA ITALIA è oggi più che mai strategica e fondamentale. Questo è il luogo in cui consolidare le nostre partnership, conoscere nuovi potenziali clienti e partner, e discutere delle novità del settore. Ci aspettiamo molto da questo evento e non vediamo l’ora di parteciparvi! L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea le condizioni perché si realizzino i processi, i modelli produttivi e quelli di business di imprenditori e industriali di tutto il mondo. Rappresenta inoltre il punto di caduta di moltissime tecnologie che attraverso attenti processi di technology transfer sono riadattate e utilizzate all’interno dei nostri magazzini. Questo blog, lanciato e curato da INTRALOGISTICA ITALIA, si pone come il luogo dove questi due aspetti si ritrovano. Analizzeremo l’evoluzione dei settori a cui le aziende provider offrono prodotti e soluzioni di nuova generazione. Lo faremo scandagliando le nuove tecnologie cercando di capire come i singoli provider le stanno declinando nell’ottica di offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

Loris Gasparini | CEO, Incaricotech

Efficienza, flessibilità e centralità dell’uomo nella nuova intralogistica

La parola agli espositori: Loris Gasparini, Founder & CEO – Incaricotech Srl Efficienza, flessibilità e centralità dell’uomonella nuova Intralogistica 8 minuti di lettura La parola a Loris Gasparini, Founder & CEO di Incaricotech. Automazione, AI e sostenibilità ridefiniscono i magazzini del futuro. Ne parliamo con Loris Gasparini, founder e Ceo di Incaricotech, che a INTRALOGISTICA ITALIA lancia il nuovo Lean-Lift® con interfaccia LED e il WMS I-TECH. Tecnologie pensate per affiancare l’uomo, non per sostituirlo. Come pensate si evolverà il mondo dell’intralogistica? Negli ultimi anni, il settore dell’intralogistica ha registrato una crescita significativa, con un aumento delle soluzioni tecnologiche e un numero crescente di aziende protagoniste. Questo è un momento molto favorevole per il settore, che sta vivendo una trasformazione importante: dopo essere stato a lungo considerato un centro di costo, oggi è sempre più evidente che le ottimizzazioni in quest’area generano benefici concreti per l’intera organizzazione. L’efficienza operativa non solo migliora i processi interni, ma porta anche a un risparmio significativo e a una gestione ottimizzata delle risorse.  Come Incaricotech ci concentriamo su settori ad alta intensità di movimentazione e gestione precisa delle scorte, dove l’automazione può fare davvero la differenza. Tra gli ambiti principali ci sono sicuramente l’e-commerce e l’industria manifatturiera, che restano cruciali, ma anche il settore farmaceutico e medicale, dove sono richieste soluzioni ad altissima precisione. Un ambito che, nonostante le difficoltà, sta mostrando un crescente bisogno di ottimizzare le proprie operazioni è l’automotive. Proprio le criticità lungo la filiera stanno spingendo l’industria automobilistica a investire in soluzioni che migliorino l’efficienza e la gestione delle risorse. Guardando al futuro, il settore dell’intralogistica continuerà a evolversi con un focus sempre maggiore su automazione, intelligenza artificiale e digitalizzazione. Le aziende punteranno su soluzioni in grado di ottimizzare i flussi operativi, migliorando l’efficienza e contenendo i costi. Tecnologie avanzate come la manutenzione predittiva e l’IoT giocheranno un ruolo chiave nel monitoraggio in tempo reale delle attrezzature e nella prevenzione dei guasti. Inoltre, la crescente attenzione alla sostenibilità porterà a soluzioni logistiche più ecologiche e a basso impatto ambientale. In un mercato sempre più imprevedibile, flessibilità e scalabilità dei sistemi logistici saranno essenziali per adattarsi rapidamente a nuove sfide e richieste mutevoli. L’intralogistica del futuro sarà sempre più integrata, efficiente e reattiva alle dinamiche globali. Quali novità porterete a INTRALOGISTICA ITALIA? A Intralogistica presenteremo la nostra soluzione di punta: il magazzino verticale Lean-Lift® nella sua nuova veste estetica. L’introduzione delle matrici LED rappresenta un’innovazione significativa. Questo aggiornamento non solo conferisce al sistema un aspetto più moderno, ma ne incrementa anche l’efficienza operativa. Le matrici LED offrono un’interfaccia visiva che fornisce informazioni in tempo reale durante le operazioni di picking e stoccaggio, migliorando la comunicazione tra sistema e operatore. La possibilità di visualizzare direttamente la posizione delle merci e altre informazioni chiave attraverso il display LED riduce i margini di errore e ottimizza i tempi operativi. Inoltre, l’accesso immediato ai dati, senza dover ricorrere a fonti esterne, aumenta precisione ed efficienza. In un contesto logistico dove velocità e precisione sono fondamentali, l’introduzione di tecnologie che semplificano il processo di picking rappresenta un passo importante verso sistemi sempre più user-friendly. La combinazione tra estetica e funzionalità migliora l’esperienza degli operatori e offre un valore aggiunto in termini di prestazioni. Oltre al magazzino verticale Lean-Lift®, presenteremo anche il nostro WMS I-TECH. Il WMS I-TECH è una piattaforma altamente specializzata per la gestione in tempo reale delle operazioni di stoccaggio, picking, prelievo e spedizione in modo completamente automatizzato e integrato. Il software consente una gestione evoluta dell’inventario, con tracciabilità completa dei prodotti e massima precisione in ogni fase operativa. La sua flessibilità permette di adattarsi facilmente alle esigenze specifiche dei clienti e di modificare i flussi di lavoro secondo necessità. La forza di I-TECH risiede nella capacità di ottimizzare i processi decisionali, migliorare la gestione delle risorse e ridurre i tempi di attesa. L’integrazione con le soluzioni hardware, come i magazzini verticali, garantisce una sinergia perfetta tra software e attrezzature, aumentando l’efficienza complessiva e riducendo gli errori. Guardando avanti, l’intralogistica vedrà un’adozione sempre più ampia di software intelligenti come I-TECH, capaci di sfruttare i dati in tempo reale per migliorare la previsione della domanda, la gestione delle scorte e la pianificazione delle spedizioni.   Con il concetto human centric, la tecnologia che si introduce nei magazzini non sostituisce il lavoro dell’uomo, ma lo affianca. Come vi state muovendo in questo contesto? Il concetto “human centric” sta cambiando il modo in cui concepiamo l’automazione nei magazzini. Non si tratta di sostituire l’uomo, ma di creare un ambiente dove la tecnologia lavora al fianco dell’operatore, rendendo il lavoro più efficiente e sicuro. Questo approccio mira a una sinergia uomo-macchina, dove il ruolo dell’operatore resta centrale, ma si riducono i compiti fisicamente gravosi e ripetitivi. I magazzini verticali sono un esempio concreto di come si possa aumentare l’efficienza operativa senza rinunciare al contributo umano. Questi sistemi ottimizzano lo spazio e riducono i rischi di incidenti, limitando i movimenti fisici e automatizzando le operazioni ripetitive. Gli operatori possono così concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, come la supervisione, la gestione dei flussi e l’ottimizzazione dei processi. In questo contesto, l’automazione diventa un alleato che migliora le condizioni di lavoro e riduce gli errori. La tecnologia deve essere progettata per potenziare l’uomo, supportandolo nelle attività quotidiane senza sostituirlo. Il futuro dell’automazione sarà sempre più fondato su questa collaborazione, con ambienti di lavoro più sicuri, produttivi e gratificanti. Esperti di intralogistica ritengono che più che di velocità le aziende abbiano bisogno di offrire affidabilità e puntualità. Secondo questa visione, la velocità sarebbe dunque una risorsa da utilizzare in caso di emergenza. Quali sono le vostre soluzioni che vanno in questa direzione? Affidabilità e puntualità sono elementi chiave per il successo delle aziende moderne, specialmente in un contesto competitivo come quello dell’intralogistica. La velocità è utile, ma solo se supportata da una base solida di efficienza e precisione. Non si tratta tanto di accelerare ogni processo, quanto di garantire che tutto funzioni correttamente, senza compromettere la qualità o la …

Martino Incarbone / Hilti

Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità: il futuro dell’intralogistica

La parola agli espositori: Martino Incarbone, Head of Energy & Industry and Large Projects – Southern Europe Region – Hilti Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità:il futuro dell’Intralogistica 5 minuti di lettura La parola a Martino Incarbone, Head of Energy & Industry and Large Projects – Southern Europe Region – Hilti. Hilti guida l’evoluzione dell’intralogistica con soluzioni innovative in automazione, digitalizzazione e fissaggio sismico. L’azienda investe nella sicurezza strutturale, nell’efficienza operativa e nella sostenibilità, sviluppando tecnologie avanzate per un settore sempre più connesso e responsabile. La visione di Hilti I principali trend che vediamo per il settore dell’intralogistica nei prossimi anni sono caratterizzati da una crescente automazione e digitalizzazione.Tecnologie avanzate, come i sistemi di stoccaggio automatizzati e la robotica, continueranno a essere sempre più adottate, sia per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi, soprattutto in una fase di carenza di manodopera, sia per massimizzare l’uso dello spazio disponibile.La sostenibilità continuerà a essere una priorità per il settore e, in tal senso, l’automazione può contribuire a limitare anche l’impatto ambientale.Hilti punta a essere un partner strategico per i propri clienti che operano nel settore dell’intralogistica, offrendo soluzioni innovative che rispondano alle sfide migliorandone la produttività, la sicurezza e la sostenibilità. Innovazione e Normative: la sicurezza sismica e strutturale nei magazzini industriali I magazzini industriali ospitano frequentemente merci di notevole peso o di grande valore, che sono solitamente asset fondamentali. Se operazioni e sistemi di stoccaggio non sono progettati, eseguiti, verificati e le merci non sono messe in sicurezza correttamente, soprattutto in zone sismiche, possono costituire un rischio significativo per la sicurezza dei lavoratori e per le perdite economiche relative al materiale stoccato, alle strutture e all’operatività delle aziende. Eventi sismici significativi, come il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna, hanno evidenziato la vulnerabilità delle strutture industriali e la necessità di migliorarne la sicurezza sismica, spingendo così le autorità a rivedere e aggiornare le normative per garantire una maggiore protezione. Le Linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche, pubblicate nel 2023 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sottolineano l’importanza di una progettazione antisismica per le nuove scaffalature e la valutazione della vulnerabilità di quelle esistenti.Di conseguenza, è fondamentale l’utilizzo di sistemi di fissaggio delle scaffalature alla pavimentazione, qualificati con prestazioni sismiche C2 e progettati secondo la EN 1992-4 [6]. A complicare il quadro è la presenza di pavimentazioni che, laddove già esistenti, potrebbero non possedere caratteristiche adeguate al supporto di tali tenute, mentre nelle nuove costruzioni l’utilizzo di materiali innovativi, come ad esempio il calcestruzzo fibro-rinforzato e le solette ribassate per pavimenti riscaldati, impone un aggiornamento continuo con le nuove certificazioni. Oltretutto, è importante ricordare che le pavimentazioni su cui vengono ancorate le scaffalature devono essere adeguate a supportare i carichi sismici. Infatti, la pavimentazione industriale è paragonabile a una fondazione a platea per la scaffalatura. Da anni Hilti affianca progettisti e clienti in tutte queste sfide, offrendo un ampio portafoglio di ancoranti, sia meccanici che chimici, con performance sismiche C1 e C2, installati con un sistema Hilti SafeSet, che utilizza attrezzature a batteria per rendere l’installazione degli ancoraggi più veloce, sicura e affidabile. Il supporto tecnico offerto da Hilti attraverso il suo team di ingegneria per le prove in sito degli ancoraggi è un valore aggiunto pensato per garantire la qualità e la sicurezza delle soluzioni adottate e della loro installazione. Inoltre, Hilti può supportare clienti e progettisti nell’adeguamento della pavimentazione industriale con soluzioni di retrofitting come il concrete overlay.L’innovazione di Hilti nell’ambito dell’ancoraggio è in continua evoluzione, con l’ampliamento del portafoglio di prodotti, il miglioramento delle tenute e l’aggiornamento delle certificazioni per soddisfare le nuove richieste del mercato. Automazione e digitalizzazione La digitalizzazione è una priorità per il settore dell’intralogistica e delle scaffalature. Hilti è da sempre impegnata a introdurre la digitalizzazione all’interno dei processi, sia nei progetti sia in cantiere, rendendola semplice e accessibile a tutte le tipologie di aziende, anche grazie al supporto fornito dai suoi team. Da anni, Hilti supporta progettisti e clienti per la progettazione sismica degli ancoranti attraverso il software PROFIS Engineering e i servizi di ingegneria Hilti, rendendoli sempre più interconnessi con i software utilizzati dagli uffici tecnici dei clienti e integrandoli all’interno di modellazioni BIM. Un altro ambito in cui Hilti sta investendo è la digitalizzazione di tutti i processi di gestione di progetti e cantieri, in particolare grazie a Fieldwire, un unico software alla portata di tutti gli stakeholder coinvolti nelle fasi di costruzione. Fieldwire garantisce massima visibilità e trasparenza alle informazioni di progetto, facilita il tracciamento di documenti e migliora il rilevamento dei problemi in cantiere.L’utilizzo in oltre un milione di progetti in tutto il mondo dimostra efficacia e semplicità di utilizzo, garantendo collaborazione e pianificazione condivisa tra i team coinvolti. Sostenibilità e Impatto Ambientale Hilti si impegna nella sostenibilità attraverso varie iniziative.Puntiamo a raggiungere un portafoglio di prodotti a zero emissioni nette entro il 2050 e forniamo dati sulla CO₂ per oltre il 75% dei nostri prodotti, in modo da semplificare la rendicontazione. Ad esempio, il nostro servizio Fleet Management è un modello di business circolare che aiuta a ridurre gli acquisti eccessivi, promuovendo il riutilizzo e il riciclo degli attrezzi attraverso vari canali, tra cui la donazione.Inoltre, offriamo soluzioni di ingegneria di valore per progettare connessioni strutturali e sistemi di supporto MEP più sostenibili, riducendo significativamente l’impronta di CO₂ dei nostri clienti. L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea le condizioni perché si realizzino i processi, i modelli produttivi e quelli di business di imprenditori e industriali di tutto il mondo. Rappresenta inoltre il punto di caduta di moltissime tecnologie che attraverso attenti processi di technology transfer sono riadattate e utilizzate all’interno dei nostri magazzini. Questo blog, lanciato e curato da INTRALOGISTICA ITALIA, si pone come il luogo dove questi due aspetti si ritrovano. Analizzeremo l’evoluzione dei settori a cui le aziende provider offrono prodotti e soluzioni di nuova generazione. Lo faremo scandagliando le nuove tecnologie cercando di capire come i singoli provider le stanno declinando nell’ottica di offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

Massimiliano Gigli / Market Operations Director & CEO / MODULA

Dove va l’Intralogistica: trend, innovazioni e strategia per il futuro

La parola agli espositori: Massimiliano Gigli, Market Operations Director & CEO at Modula Dove va l’Intralogistica: trend, innovazioni e strategie per il futuro 6 minuti di lettura Le riflessioni di Massimiliano Gigli, Market Operations Director & CEO di Modula. Il mercato italiano si mantiene stabile, ma preoccupa la complessità generale e la fine degli incentivi di Industria 4.0. L’innovazione si sta spostando sempre più verso l’integrazione tecnologica e il software di gestione, con un ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle operazioni e nella customer experience (anche se di concreto verso il cliente si vede ancora poco). La robotica si evolve e qualcuno inizia a parlare di RaaS, mentre il post-Covid ha segnato un cambiamento nelle logiche di distribuzione. In questo contesto Modula rilancia attraverso acquisizioni strategiche e nuovi prodotti, con un focus su flessibilità e modularità. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Massimiliano Gigli, Market operation director e CEO di Modula.   Uno sguardo d’insieme “Dal nostro punto di vista”, esordisce Gigli, “il mercato italiano è stato piuttosto stabile sia nel 2023 sia nel 2024 e probabilmente lo sarà anche nel 2025, con qualche opportunità; ma in un contesto complesso non poteva essere altrimenti, dato il momento storico e la fine degli incentivi.In questi anni – forse anche per gli investimenti legati a Industria 4.0 che arrivavano quasi a prescindere – non ci sono state grandi novità in termini di prodotto: molti hanno introdotto soluzioni simili ad AutoStore, ma senza innovazioni significative”. Trend e sviluppo Il settore si sta orientando sempre più verso l’integrazione dei sistemi, dove il vero valore aggiunto è dato dall’orchestrazione delle tecnologie e dal software di gestione. È qui che si stanno concentrando le opportunità di consolidamento e sviluppo, anche in termini di prodotto Intelligenza artificiale: novità e prospettive Applicazioni AI: al momento, l’AI ha trovato applicazione più nell’ottimizzazione operativa (ad esempio, nell’organizzazione degli ordini e nella gestione delle logiche di stoccaggio) che nello sviluppo di nuovi prodotti. Sul fronte della customer experience si vedono i primi utilizzi, ma ancora in modo limitato. AI interna: sta emergendo nell’ottimizzazione della gestione clienti, con chatbot avanzati e strumenti per migliorare la gestione delle informazioni e della documentazione tecnica. In alcuni casi viene impiegata per la generazione di codice (quando i task sono chiari e ben definiti), ma non vi sono ancora sviluppi significativi sul mercato. AI e computer vision: si stanno facendo passi avanti nel riconoscimento di immagini e movimenti per supportare le operazioni di picking. Industria 5.0 e nuove tecnologie Le nuove tecnologie non sostituiscono le precedenti, ma si affiancano ad esse. Se per Industria 5.0 intendiamo anche una maggiore attenzione al risparmio energetico, dal punto di vista normativo la situazione è ancora complessa: i clienti sono scettici perché il quadro regolatorio non è chiaro e i tempi di adeguamento sono brevi. Le linee guida sono uscite solo alla fine del 2024 e il biennio di riferimento (2024-25) non rappresenta un incentivo concreto per il nostro settore. Robotica e automazione Non considero questo ambito connesso ai concetti di Industria 4.0 o 5.0, qui parliamo di un trend più ampio che spinge verso l’integrazione tecnologica e la semplificazione dell’interazione uomo-macchina. Stiamo sperimentando robot antropomorfi per migliorare il picking e l’interazione con i sistemi automatizzati. Un aspetto interessante è l’utilizzo dell’AI per rendere più naturale il dialogo con le macchine: linguaggio naturale che si traduce in testo, immagini o codice, facilitando l’interazione. Questo trend potrebbe diffondersi rapidamente. RaaS (Robotics as a Service): Questo modello funziona molto bene per alcuni tipi di AMR (Autonomous Mobile Robots), consentendo il noleggio anziché l’acquisto per coprire i picchi di domanda. Cè da dire che questo sviluppo in Italia è stato rallentato dal regime di incentivi 4.0 che hanno reso più conveniente l’acquisto in Capex, rallentando l’adozione di RaaS. Tuttavia, con la fine degli incentivi nel 2025, il modello RaaS potrebbe affermarsi, come già avvenuto in altri settori. Innovazioni software e nuove soluzioni: Quest’anno abbiamo presentato numerose novità software, a INTRALOGISTICA ITALIA tra le altre cose introdurremo Flexibox, una soluzione altamente performante per la gestione di cassette 600×400. Non segue la logica del cube storage, ma punta su prestazioni elevate grazie alla nostra tecnologia lift, offrendo scalabilità, modularità e un rapporto prezzo/prestazioni molto competitivo. Trade-off tra velocità e ambiente: Concordo con chi sostiene che le prestazioni assolute siano sempre meno prioritarie rispetto alla flessibilità e alla capacità di garantire le consegne. Soprattutto nel B2B più che la velocità assoluta è l’affidabilità, la capacità di mantenere le promesse a fare la differenza. https://www.modula.eu/wp-content/uploads/2024/01/Modula_HOME.mp4 Distribuzione e logistica post-COVID Sebbene non operiamo direttamente nel last mile, abbiamo osservato il fallimento di diversi modelli di consegna just-in-time nel grocery post-COVID. Questi sistemi si sono rivelati insostenibili non solo per motivi ambientali, ma anche per ragioni economiche. La ricerca della massima efficienza si sta trasformando in un focus sulla scalabilità e sull’adeguamento alle esigenze reali, con Amazon che continua a rappresentare uno standard di riferimento. Gli sviluppi tra nuovi prodotti e acquisizioni Nel 2024 abbiamo acquisito un’azienda nei Paesi Bassi specializzata nella distribuzione di prodotti Modula e nell’integrazione di sistemi. Ora stiamo valutando l’espansione di questa attività oltre i suoi confini tradizionali. Il lancio di nuovi prodotti sarà quindi accompagnato da strategie di crescita legate all’acquisizione. Settori di riferimento e nuove opportunità Manifattura e automotive: Storicamente siamo forti in questi settori grazie alla tipologia dei nostri prodotti. Distribuzione B2B/B2C: Con le nuove soluzioni, ci rivolgeremo in modo più mirato al mondo della distribuzione, dove le prestazioni sono fondamentali La flessibilità è nel nostro DNA, non per caso ci chiamiamo “MODULA”: i nostri prodotti offrono un’ampia gamma di dimensioni e portate, con investimenti che possono partire da soluzioni base fino a magazzini da milioni di euro. Scalabilità e modularità sono caratteristiche chiave, come dimostra Flexibox, che permette di stoccare fino a una tonnellata per cassetto, adattandosi sia a piccoli componenti (es. viti) che a carichi più pesanti. Settori di riferimento e nuove opportunità Il panorama dei competitor è molto ampio e il ruolo del software sarà sempre più centrale. Resta …

Carlo Nervi | Autostore Business Development Manager | Kardex

Le sfide del 2025

La parola agli espositori: Carlo Nervi, AutoStore Business Development Manager di Kardex Le sfide del 2025 6 minuti di lettura La visione di Carlo Nervi, AutoStore Business Development Manager di Kardex. E-commerce e flessibilità, velocità sempre maggiore, carenza di manodopera e sostenibilità… Ecco alcuni dei temi che animeranno il 2025 dell’intralogistica, un settore sempre più in movimento e sempre più centrale. I colli di bottiglia dell’intralogistica In Italia, la carenza di manodopera è particolarmente sentita nelle aree industriali ad alta densità, dove le competenze richieste per i ruoli logistici stanno diventando sempre più specializzate. Per il 2025, ci aspettiamo che questa dinamica continui, con una crescente domanda di operatori qualificati per gestire tecnologie avanzate. Anche il problema dello spazio fisico si fa sentire in Italia, dove molte imprese operano in strutture esistenti non sempre ottimizzate per le nuove esigenze. Le soluzioni come AutoStore™ offrono un vantaggio concreto: permettono di trasformare magazzini tradizionali in ambienti ad alta densità e altamente automatizzati, senza richiedere nuovi edifici. Le evoluzioni dell’e-commerce tra freni alla crescita e nuove opportunità In Italia, l’e-commerce continua a crescere, ma più lentamente rispetto ad altri mercati europei, a causa di barriere infrastrutturali e una logistica frammentata. Tuttavia, il segmento sta accelerando grazie alla diffusione della logistica predittiva e all’accesso a una mole di dati notevole frutto della digitalizzazione delle PMI, che sono sempre più presenti online.   Tra i freni, il costo dei trasporti, specie per l’ultimo miglio, e la gestione dei resi rappresentano le sfide principali. Le opportunità, invece, sono nella personalizzazione del servizio e nella localizzazione strategica di micro-hub per le consegne rapide. Kardex, con le sue soluzioni modulari come AutoStore, supporta le aziende italiane nell’affrontare queste sfide, migliorando la velocità e l’efficienza del fulfillment. Just in case vs just in time In Italia, il dibattito tra just in case e just in time è particolarmente rilevante per le piccole e medie imprese, che rappresentano gran parte del tessuto economico. Molte aziende stanno cercando di bilanciare i due approcci per gestire meglio i rischi senza appesantire i costi di magazzino.   La tecnologia gioca un ruolo cruciale: i sistemi automatizzati come AutoStore™ permettono di gestire scorte strategiche in spazi compatti, minimizzando gli sprechi e mantenendo l’agilità operativa. Inoltre, l’adozione di strumenti predittivi sta aiutando le imprese italiane a ottimizzare l’approvvigionamento, evitando sia carenze sia sovrapproduzioni, deleterie in entrambi i sensi per i fatturati aziendali. https://youtu.be/YFvDJ_MLNyo?feature=shared Impatto ambientale vs. velocità: un trade-off impegnativo In Italia, il tema della sostenibilità sta guadagnando sempre più attenzione, anche grazie agli incentivi europei come quelli legati al PNRR. Le aziende ci chiedono soluzioni che riducano l’impatto ambientale senza sacrificare la competitività.Kardex risponde con sistemi automatizzati che ottimizzano i processi, consumano pochissima energia e riducono i percorsi di movimentazione. Un aspetto particolarmente apprezzato in Italia, vista la saturazione degli spazi già in uso, è la capacità di integrare queste soluzioni in edifici esistenti, minimizzando la necessità di nuove costruzioni e favorendo la sostenibilità strutturale. 2025: le soluzioni vincenti Nel 2024, i sistemi shuttle compatti di Kardex sono stati i più richiesti in Italia, grazie alla capacità di gestire ordini medio-piccoli. Questa soluzione rappresenta spesso il primo passo verso l’automazione completa, particolarmente adatta a chi cerca di ottimizzare processi senza investimenti iniziali elevati.AutoStore™, invece, si distingue per la sua natura completamente personalizzabile e per il suo ruolo strategico, con installazioni a livello di quantità meno diffuse, ma mirate a trasformare radicalmente la logistica delle aziende più strutturate. Per il 2025, prevediamo una crescita continua in entrambe le direzioni, con una forte spinta generale verso l’automazione. https://www.youtube.com/watch?v=IefYQGr3rYY&list=PLDJ8Kavy9h6c4wOQ7ioj2VeDQFpq8iO1f&index=13 Cosa rappresenta INTRALOGISTICA ITALIA INTRALOGISTICA ITALIA per Kardex è essere protagonisti del futuro dell’Intralogistica in Italia: un’occasione unica per presentare l’eccellenza Kardex, con focus sulla tecnologia AutoStore™, incontrare i decision-makers chiave e ridefinire insieme gli standard dell’efficienza operativa. L’intralogistica è un fattore abilitante, risolve problemi e crea le condizioni perché si realizzino i processi, i modelli produttivi e quelli di business di imprenditori e industriali di tutto il mondo. Rappresenta inoltre il punto di caduta di moltissime tecnologie che attraverso attenti processi di technology transfer sono riadattate e utilizzate all’interno dei nostri magazzini. Questo blog, lanciato e curato da INTRALOGISTICA ITALIA, si pone come il luogo dove questi due aspetti si ritrovano. Analizzeremo l’evoluzione dei settori a cui le aziende provider offrono prodotti e soluzioni di nuova generazione. Lo faremo scandagliando le nuove tecnologie cercando di capire come i singoli provider le stanno declinando nell’ottica di offrire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

Carlotta Audagnotto | Business Development Manager Italy, Swisslog

The Human Side of Automation: l’innovazione tra tecnologia e sostenibilità

La parola agli espositori: Carlotta Audagnotto, Business Development Manager Italy di Swisslog The human side of automation: l’innovazione tra tecnologia e sostenibilità 6 minuti di lettura Carlotta Audagnotto, Business Development Manager Italy di Swisslog, parla delle innovazioni tecnologiche in ottica sostenibile. In occasione di INTRALOGISTICA ITALIA 2025, Swisslog presenterà le sue ultime innovazioni, tra cui tecnologie per una logistica più efficiente, sostenibile e flessibile. Al centro l’uomo e il cambio di relazione con il cliente che nel fornitore trova un partner di lungo periodo. Automazione e valore umano: un nuovo paradigma Swisslog continua a rivoluzionare la logistica automatizzata attraverso soluzioni innovative che migliorano non solo l’efficienza operativa, ma anche l’esperienza delle persone che lavorano all’interno delle organizzazioni dei nostri clienti e dei consumatori finali. “The Human Side of Automation” è il principio guida che orienta ogni nostro sviluppo tecnologico: l’automazione non è solo una questione di velocità ed efficienza, ma anche di supporto ai lavoratori, di collaborazione e di creazione di valore a lungo termine. Un approccio collaborativo per soluzioni su misura L’innovazione di Swisslog non riguarda solo la tecnologia, ma anche il modo in cui lavoriamo con i nostri clienti. Non siamo solo fornitori di automazione, ma veri e propri partner nel loro successo. Il nostro approccio collaborativo ci porta a sviluppare soluzioni basate sui bisogni reali delle aziende, con un dialogo costante per ottimizzare i processi. L’innovazione tecnologica di Swisslog non si limita quindi a migliorare le prestazioni dei magazzini, ma si focalizza sull’impatto umano ed economico, costruendo relazioni di fiducia e valore a lungo termine. Quest’anno, in occasione di INTRALOGISTICA ITALIA, avremo il piacere di presentare importanti novità che renderanno il nostro stand un punto di riferimento imperdibile per tutti gli appassionati e i professionisti del settore. Non voglio svelare troppo in anticipo, ma vi assicuro che ci saranno innovazioni sorprendenti. Vi aspettiamo numerosi allo stand Swisslog per scoprirle insieme! Sostenibilità, un trend prioritario Il settore della logistica automatizzata sta attraversando una trasformazione profonda, trainata da innovazioni tecnologiche, esigenze di maggiore efficienza operativa e un crescente focus sulla sostenibilità. Le aziende stanno investendo in sistemi di automazione sempre più avanzati, in grado di ottimizzare i flussi interni di magazzino, ridurre i costi operativi e migliorare la gestione della domanda in un mercato sempre più dinamico. Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la transizione verso la sostenibilità, diventata una priorità per il settore intralogistico. Le aziende stanno adottando soluzioni per ridurre i consumi energetici, ottimizzare lo stoccaggio e il picking e rendere più efficienti i processi di movimentazione delle merci, con particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. L’automazione gioca un ruolo chiave in questa trasformazione, grazie a tecnologie che migliorano l’efficienza degli impianti e permettono una gestione più razionale delle risorse. Le tecnologie al servizio di sostenibilità e flessibilità Parallelamente, la digitalizzazione sta rivoluzionando l’intralogistica con l’adozione di software intelligenti, automazione robotica e analisi predittiva. La gestione dei magazzini sta diventando sempre più integrata, con sistemi che permettono di monitorare e ottimizzare i processi in tempo reale, migliorando la capacità di risposta alle fluttuazioni della domanda. L’intelligenza artificiale e il machine learning stanno trasformando la gestione delle scorte e la pianificazione delle operazioni, permettendo di ridurre gli sprechi e migliorare la produttività.   Un’altra sfida cruciale riguarda la carenza di manodopera specializzata, che sta spingendo le aziende a ripensare il modo in cui implementano le nuove tecnologie. L’automazione non deve sostituire il lavoro umano, ma piuttosto affiancarlo e potenziarlo, migliorando l’ergonomia delle operazioni e aumentando la sicurezza sul posto di lavoro. In questo contesto, la formazione e lo sviluppo delle competenze stanno diventando elementi chiave per garantire una transizione efficace verso modelli di lavoro più automatizzati e digitalizzati. Guardando al futuro, entro il 2025 la logistica automatizzata sarà sempre più connessa, intelligente e sostenibile. L’integrazione tra robotica avanzata, software gestionali evoluti e soluzioni basate sull’analisi dei dati consentirà alle aziende di migliorare la propria efficienza e competitività. L’adozione di questi strumenti non sarà solo una questione tecnologica, ma rappresenterà un vero e proprio cambio di paradigma, dove l’automazione e la digitalizzazione saranno al servizio delle persone, migliorando l’esperienza di chi lavora nei magazzini e rendendo le supply chain più flessibili e resilienti. Espansione globale: focus sul Middle East Swisslog sta consolidando la propria presenza in mercati come Italia, Germania e UK con una strategia focalizzata sulla crescita territoriale e sull’innovazione tecnologica, rispondendo alla crescente domanda di automazione e digitalizzazione della supply chain. Con oltre 600 clienti attivi e importanti realizzazioni nei settori Food & Beverage, Groceries, Fashion & Apparel e General Merchandise, l’azienda si conferma come uno dei principali fornitori di soluzioni di intralogistica avanzata in Europa.   Negli anni passati Swisslog ha conquistato una posizione di leadership nel settore e-grocery, grazie a progetti di successo per aziende di primo piano come Albert Heijn e Rohlik. Anche il comparto dell’e-commerce e del retailcontinua a crescere rapidamente, con una crescente necessità di soluzioni flessibili per la gestione degli ordini e la logistica dell’ultimo miglio. Per queste esigenze, Swisslog offre tecnologie scalabili come AutoStore, ideali per ottimizzare lo spazio e migliorare l’efficienza operativa. Sul piano geografico, oltre a rafforzare la sua presenza nei mercati più consolidati, Swisslog sta investendo attivamente in aree emergenti come la Francia e il Middle East, dove la digitalizzazione della supply chain e la domanda di soluzioni di automazione avanzata stanno registrando una crescita significativa.   Grazie alla combinazione tra esperienza, innovazione e una strategia di espansione mirata, Swisslog continuerà a essere un partner strategico per le aziende che vogliono ottimizzare la propria logistica interna, garantendo soluzioni scalabili, efficienti e sostenibili per il futuro. Swisslog a INTRALOGISTICA ITALIA 2025: un appuntamento imperdibile La partecipazione a INTRALOGISTICA ITALIA 2025 rappresenta per Swisslog un’opportunità strategica per rafforzare il dialogo con clienti e partner, presentare le nostre soluzioni più innovative e confrontarci sulle sfide future del settore. Questo evento è il principale punto di riferimento per il mercato italiano dell’intralogistica e della supply chain automatizzata, un contesto ideale per mostrare il valore delle nostre tecnologie e condividere la …

Prof. Marco Melacini - Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Contract Logistics | Politecnico di Milano

Le tendenze dell’intralogistica

Osservatorio Contract Logistics: la parola a Marco Melacini, professore di Logistic Management al Politecnico di Milano Le tendenze dell’Intralogistica 10 minuti di lettura Intervista a Marco Melacini, professore di Logistic Management al Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, partner di INTRALOGISTICA ITALIA 2025. L’intralogistica è al centro di una trasformazione profonda, spinta dall’automazione e dalla necessità di maggiore flessibilità operativa. Abbiamo intervistato Marco Melacini, professore di Logistic Management al Politecnico di Milano per comprendere quali siano le principali tendenze che stanno plasmando il settore e come le aziende possano affrontare le nuove sfide tecnologiche. È un primo incontro in attesa di assistere all’evento organizzato dagli esperti dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” a INTRALOGISTICA ITALIA a fine maggio. Investimenti in Automazione «Come Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” abbiamo effettuato una survey per capire quale fosse l’interesse delle aziende di aumentare la spesa in automazione nei prossimi tre anni. I risultati hanno evidenziato che circa il 70% delle aziende intervistate intende investire in automazione, un trend che coinvolge realtà grandi, medie e piccole (sopra i 250 milioni di fatturato, tra i 50 e i 250 milioni o sotto i 50 milioni). Analizzando i risultati emergono però alcune differenze significative, le aziende più piccole sono particolarmente attente alla loro capacità di stoccaggio, non dovendo gestire grandi volumi. Nel loro caso l’interesse principale riguarda l’ottimizzazione dello spazio a disposizione per lo sviluppo del magazzino senza intaccare o addirittura dando ulteriore spazio alla produzione. Con il crescere del fatturato aumenta la rilevanza del picking, e si guarda all’automazione per le diverse attività. Un esempio emblematico è quello del packaging on demand che permette di ridurre gli sprechi di materiale producendo imballaggi su misura. Un tipo di automazione che è giustificabile ed economicamente sostenibile solamente al di sopra di certi volumi e quindi di una certa dimensione aziendale. È il primo trend che abbiamo identificato, l’automazione rappresenta una leva strategica per la gran parte delle aziende, consentendo di ottimizzare le operazioni e di rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato. Fonte: Osservatorio Contractor Logistics – Politecnico di MilanoBase dati survey estensiva (800 rispondenti) Le declinazioni pratiche dell’automazione Oggi l’automazione non comporta una sostituzione totale delle tecnologie esistenti, ma piuttosto un’integrazione. In questo senso anche una tecnologia che oggi potrebbe essere considerata tradizionale come il miniload AS/RS (Automated Storage and retrieval system), continua ad avere la sua utilità in contesti specifici. Tuttavia, è chiaro che in alcuni contesti, dove la flessibilità e la velocità di ciclo è importante si stanno affermando nuove soluzioni come gli Shuttle. Negli ultimi anni la tendenza più evidente è lo sviluppo della tecnologia Shuttle che cresce di flessibilità passando da un sistema che lavorava in una sola direzione, a sistemi bidirezionali fino a sistemi che scalano le scaffalature (anche con movimenti praticamente in diagonale). La particolarità di questi sistemi shuttle è che stanno uscendo dall’area di stoccaggio per andare a integrarsi con altre parti del magazzino e diventare strumenti chiave per completare diverse operazioni. Non a caso vediamo sempre di più l’utilizzo di AMR (Autonomous Mobile Robot) per andare ad alimentare stazioni di picking che siano manuali o automatiche. Lo sviluppo di AMR e più in generale dei sistemi di robot autonomi risponde all’esigenza di flessibilità e di efficienza oggi ricercata da aziende di ogni dimensione. È questa la chiave attraverso la quale leggere tutte le tecnologie introdotte recentemente dai fornitori. Human centric: la tecnologia al servizio delle persone Due ulteriori trend innovativi riguardano sostenibilità e modello di acquisto o di utilizzo dell’automazione. Per quanto riguarda la sostenibilità, si sta affermando il concetto di human centric, dove la tecnologia è costruita attorno alla persona. In passato l’automazione puntava a sostituire compiti faticosi. Oggi si punta a progettare tecnologie che riducano sia lo sforzo fisico sia quello cognitivo, migliorando l’esperienza dei lavoratori nelle operazioni quotidiane, c’è quindi un’attentissima progettazione nelle stazioni di picking o nella modalità di svolgimento dell’attività di picking. Questo è un elemento importante e le aziende stanno cercando di capire quali sono le variabili su cui agire per costruire questo approccio human centric. Penso che nei prossimi anni vedremo numerose applicazioni che mi auguro si potranno toccare con mano già in Fiera a INTRALOGISTICA ITALIA il prossimo maggio. RAAS, Robot-as-a-service: una soluzione da costruire L’altra tendenza ancora in fase iniziale che ritengo sarà di aiuto per lo sviluppo dell’automazione è il robot as a service, un vero e proprio cambio di paradigma.  RAAS, ovvero Robot as a Service, è un nuovo modello che permette alle aziende di “noleggiare” robot e tecnologie automatizzate, invece di acquistarle. Questo approccio garantisce maggiore flessibilità e riduce l’investimento iniziale, rendendo l’automazione più accessibile, soprattutto per le PMI. Invece di avere una soluzione di automazione ad alto Capex (spesa in capitale) e a basso Opex (spesa operativa) vi è una soluzione a maggiore Opex e a Capex ridotto. In questo caso il vantaggio non è solo finanziario, nel trasformare e ridurre l’investimento iniziale, ma rappresenta un vantaggio di flessibilità. Questo perché consente di seguire i picchi di domanda, in maniera analoga a quanto si è fatto per le soluzioni di noleggio operativo dei carrelli (e permette di non immobilizzare capitali su tecnologie destinate a evolversi molto velocemente). Costruire una soluzione di robot as a service non è però facile per le aziende perché, per definire un prezzo corretto, i fornitori devono avere una perfetta conoscenza della macchina e di come questa è utilizzata, del tasso di guasto e delle politiche di manutenzione. È proprio per questo che siamo all’inizio, perché da una parte i fornitori stanno capendo la value proposition del modello e determinando i parametri chiave per mantenere la giusta profittabilità; dall’altra i clienti stanno cercando di capire come utilizzare questa nuova opportunità. Personalmente ritengo che la soluzione robot-as-a-service possa ridurre le barriere all’automazione per le PMI o comunque per tutte quelle imprese che hanno esigenze spinte di flessibilità. La precondizione è che i fornitori di servizi e di tecnologia, riescano a costruire una value proposition che giustifichi questo modello. …

Elena Bassoli > Group Logistics & Italy Customer Service Manager, ZUEGG Spa

Un collettore di innovazione

INTRALOGISTICA ITALIA è un collettore importante di innovazione tecnologica, di esempi virtuosi di intralogistica e soprattutto di competenze e idee, in quanto luogo di incontro e confronto tra le eccellenze italiane ed internazionali, sia come provider che come committenti. Elena Bassoli – Group Logistics & Italy Customer Service Manager, ZUEGG Spa